Armi chimiche nella storia: dal Medioevo e ancor prima

Le armi chimiche non sono, come oggi potremmo tendere a pensare, dispositivi militari di tipo esclusivamente moderno. Già nel Medioevo si usavano comunemente sottoforma di frecce avvelenate, molto in voga per quanto riguarda l’equipaggiamento della fanteria e non solo. Ancor prima, però, abbiamo anche degli esempi più sofisticati di arma di tipo chimico: durante la tarda età della pietra (dall’XI sec. a.C.), in Sudafrica c’erano delle popolazioni guerriere chiamate normalmente San. Ebbene, i San erano un passo avanti per quanto riguarda la guerra chimica.

Le popolazioni San utilizzavano comunemente delle frecce imbevute, sia nelle parti legnose che in quelle di ferro, di veleni naturali ricavati dalla vegetazione del luogo. Anche serpenti e scorpioni fornivano spesso e volentieri ausilio alle attività belliche, prestando i loro veleni per completare le armi in questione. Anche per la caccia si usavano molto le armi avvelenate. In questo caso erano le  antilopi le prede favorite, che avevano solitamente la peggio di fronte a questo tipo di tecnologia, ancorché primordiale. L’animale che non restava ferito a morte dai colpi di arma da taglio, collassava per via dei veleni di cui questa era aspersa.

Abbiamo già parlato in questo blog del fatto che oggi si usa in tempo di guerra, spesso e volentieri, contagiare e adulterare le derrate alimentari nemiche, o il bestiame ed i terreni delle relative popolazioni, che servono anche al rifocillamento delle truppe. Ebbene, anche questa è tutt’altro che un’idea nuova, partorita dalla “degenerazione dei tempi moderni”. Già in Mesopotamia, nei millenni dal V al III, si usavano sostanze chimiche di origine sia biologica che non, proprio per ottenere gli stessi scopi.

Più ci avviciniamo al I millennio a.C., più troviamo resti e testimonianze che riguardano l’uso di agenti chimici come veleni e come integratori di meccanismi bellici e armi. In Cina, lungo tutto il Peloponneso, in Grecia, a Sparta ed Atene, molti tipi di preparati, anche miscelati dalla mano dell’uomo, venivano utilizzati con modalità e fini degni delle moderne guerre batteriologiche e chimiche.

 

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