La spada sasanide in uso nelle forze di cavalleria dell‘Impero Sasanide nell’antichità propone caratteristiche poi convogliate, secoli dopo, nelle lame curve da cavaliere sul tipo della sciabola. La spada sasanide era la spada dei nobili sasanidi, ed era quasi sempre tutta in metallo: impugnatura, fodero e lama. Gli esemplari giunti fino a noi sono incredibilmente lussuosi, tutti appartenenti ai nobili sasanidi e forgiati in oro, argento o addirittura platino, con pietre preziose incastonate.
La spada sasanide presenta due interessanti caratteristiche: l’impugnatura ergonomica e il fodero con due punti di sospensione (uno poco dopo l’imboccature e l’altro leggermente più in basso). Due caratteristiche queste che diverrano poi proprie della sciabola occidentale secoli dopo (e che sono ancora caratteristiche proprie delle sciabole di rappresentanza in uso presso le forze dell’ordine italiane).
L’esercito sasanide, ovvero il nuovo esercito persiano dell‘impero di Ardashir I, conobbe sostanziali innovazioni rispetto al passato che vennero messe a punto tenendo a riferimento l’esercito dell’Impero Romano. Tuttavia rimase nell’esercito sasanide una caratteristica tradizionale: le unità d’elite a cavallo dei catafratti. Queste erano composte da nobili in armatura e armati con lancia, mazza, arco e ovviamente spada: la spada sasanide.
Secondo gli storici questa spada lunga, dritta, snella, affilati su entrambi i lati della lama e dall’impugnatura ergonomica, sarebbe nata a seguito del contatto con le popolazioni dell’estremo oriente. Alte peculiarità interessante della spada sasanide dei nobili catafratti sono l’impugnatura, che poteva essere sia a una mano che a due mani, e il fodero, che anziché terminare con una punta triangolare sul modello romano o comunque con un restringimento, terminava con una punta rettangolare. Gli anelli in prossimità dei punti di sospensione del fodero erano in metallo molto spesso pregiato, oro argento o platino, il più delle volte. La spada sasanide in uso presso i catafratti è talvolta indicata anche come catafratto sasanide.
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Ciano 25 Luglio 2013 il 19:45
Dubito seriamente che gli antichi persiani avessero potuto estrarre e lavorare il platino, dato che la sua estrazione è ben diversa da quella degli altri metalli.