Non può esserci un esercito senza il genio e non può esistere il genio senza un gettaponte, ovvero un sistema di tipo corazzato che permettono alle forze armate di proseguire nella loro avanzata incuranti dalla presenza degli ostacoli che incontrano durante il loro andamento.
I gettaponti sono stati realizzati fin dalla seconda guerra mondiale, ma dobbiamo aspettare gli anni successivi per vedere all’opera l’evoluzione dei mezzi corazzati di questo tipo e, di sicuro, il gettaponte Biber della ex Repubblica Federale Tedesca può rappresentare un valido esempio tanto da essere riconosciuto un ottimo sistema, almeno dalle sue evoluzioni successive.
Il gettaponte di tipo B venne realizzato dalla industrie Krupp nel 1975.
Il gettaponte Biber è equipaggiato da due soldati e dispone di un peso comprensivo del ponte di 45300 kg con una spinta propulsiva assicurata da MTU MB 838 CaM500 a 10 cilindri della potenza di 830 Hp. La lunghezza del Biber, sempre comprensivo del ponte, è di circa 11.82 metri con una larghezza di 4 metri e un’altezza di 3,57 metri
Il Biber si basa su uno scafo del carro da combattimento Leopard I e, secondo diversi esperti, permette, cosa del tutto interessante, di gettare il ponte in modo orizzontale e non verticale: in questo modo diventa difficile individuarlo.
La differenza rispetto al carro da combattimento Leopard I si trova nella torretta; in effetti, anche se lo scafo è identico la torretta è sostituita da un ponte d’alluminio.
L’esatta denominazione del Biber, castoro, è Bruckenlegepanzer Biber, ovvero veicolo corazzato gettaponte Biber o, in sigla, come BRLPZ-1.
Il ponte del Biber, in configurazione distesa, misura almeno 22 metri ed è in grado di coprire una distanza operativa di 20 metri anche se la distanza coperta, per sistemi di questo tipo, dipende, in modo diretto, dalla situazione geografica, ovvero dall’altezza e dalle condizioni delle sponde di appoggio.
La portata può raggiungere un valore di 60,000 kg in situazioni di emergenza.