Pochi sanno di loro, ma ci sono; quando c’è bisogno di portare a termine missioni speciali ad altissimo rischio in territorio nemico intervengono, agiscono e tornano alla base molto spesso senza che nessuno li abbia visti, tranne il nemico probabilmente.
Questo è quello che fanno gli uomini delle Forze Speciali in tutto il mondo; sono soldati super addestrati capaci di agire in ogni situazione prendendo decisioni critiche in poche frazioni di secondo. In Italia uno dei migliori reparti speciali militari, con una storia di quasi cento anni, che si distingue per la preparazione e per le numerose missioni portate a termine con successo è il IX Reggimento “Col Moschin” della Brigata Paracadutisti Folgore.
Molti vorrebbero entrare a far parte di questo reparto speciale ma la selezione è molto dura; innanzitutto bisogna far parte dell’Esercito Italiano. Coloro che sono intenzionati a far parte dei reparti speciali possono presentare apposita domanda per il Bacino FS/FOS (Forze Speciali e Forze per Operazioni Speciali) in concomitanza con l’uscita dei relativi bandi di concorso interni.
All’interno della domanda di possono richiedere tre preferenze tra le FS/FOS dell’Esercito: il IX Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”, il IV Reggimento Alpini Paracadutisti “Monte Cervino” e il 185º Reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi “Folgore”. Requisito necessario per la presentazione della domanda è l’appartenenza ai ruoli di Ufficiale, Sottufficiale, Volontario in Servizio Permanente e Volontari in Ferma Prolungata per quattro anni, di ogni tipo di reparto o incarico.
Altri requisiti importanti per poter presentare la richiesta di ammissione alla selezione per le FS/FOS dell’Esercito sono: avere alla presentazione della domanda l’età massima di 26 anni; non avere a carico condanne penali per delitti anche se colposi; non essere stato ammesso a riti alternativi per delitti colposi o non colposi ne essere stato sottoposto a misure di prevenzione; non aver mai riportato sanzioni disciplinari; possedere, negli ultimi due anni, un giudizio di valutazione caratteristica non inferiore a “superiore alla media” o giudizio equivalente di ottimo stato di servizio; non essere stato eliminato da precedenti corsi di formazione FS/FOS, salvo casi di motivi di salute; non essere stato soggetto di revoca del brevetto di “paracadutista militare”.
Ogni anno appositi selezionatori girano per le caserme di addestramento e scuole militari d’Italia cercando ed osservando soldati interessati a far parte delle FS/FOS. Allo stesso modo durante le ultime settimane del “corso palestra”, propedeutico al conseguimento del brevetto da paracadutista, che si svolge presso il CAPAR di Pisa, Centro Addestramento Paracadutismo, ci sono appositi osservatori dei vari reparti FS/FOS per valutare eventuali candidati a farne parte.
I candidati verranno chiamati per partecipare alle prove fisiche di preselezione fisiche ed all’eventuale tirocinio di selezione validi per l’accesso al 185º RRAO, Reggimento Ricognizione e Acquisizione Obiettivi “Folgore”, al 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Ranger”, 26° REOS, Reparto Elicotteri per le Operazioni Speciali ed infine al IX Reggimento Incursori Paracadutisti “Col Moschin”.
Le prove fisiche di preselezione prevedono vari tipi di esercizi ginnici tra cui: cinque trazioni alla sbarra; trenta flessioni, piegamenti sulle braccia; dieci trazioni alle parallele; quaranta piegamenti addominali; sei metri di arrampicata alla fune; percorrere due chilometri in un massimo di nove minuti; percorrere sette chilometri indossando mimetica e anfibi in un tempo massimo di quarantacinque minuti. Per gli aspiranti Incursori Paracadutisti, coloro che avranno superato con successo le prove fisiche di preselezione torneranno al reparto di appartenenza in attesa di essere chiamati presso il IX Reggimento ove verranno poi assegnati alla 101ª Compagnia Allievi per essere avviati alla seconda fase selettiva costituita dal Tirocinio di Selezione.
Per gli aspiranti alle FS/FOS di tutti i reparti il Tirocinio di selezione dura due settimane, a cui si può aggiungere una terza per recuperare quelle attività che non è stato possibile svolgere, durante le quali i selezionatori valuteranno le caratteristiche psico-fisiche di ogni candidato, la resistenza fisica e mentale in regime stress psicofisico nonché le proprie qualità caratteriali e morali; durante il Tirocinio si valuteranno anche le motivazioni che spingono l’aspirante ad affrontare pericoli, situazioni estreme nonché la propria capacità di agire con freddezza e lucidità in tali circostanze. Come per altri corpi speciali, per effettuare questo tipo di valutazioni, durante l’intera durata del Tirocinio di Selezione gli aspiranti vengono sottoposti ad una costante situazione di stress psicofisico: infatti gli aspiranti non compenseranno l’attività fisica della giornata con il giusto periodo di sonno, in modo da accumulare sempre più stanchezza che influirà sulla lucidità mentale e la capacità di gestire determinate situazioni di stress che già durante il Tirocinio dovranno imparare come sopportare e gestire.
Gli aspiranti saranno inoltre tenuti in “isolamento” all’interno di strutture militari; infatti durante questo periodo non sarà possibile uscire tantomeno avere contatti con familiari o amici ma avranno esclusivamente contatti fra loro e con gli istruttori. Nelle due settimane di Tirocinio i candidati verranno sottoposti a: marce zavorrate a tempo da effettuare indossando l’uniforme da combattimento e lo zaino tattico da venti chili senza arma su percorsi più o meno accidentati, di vari dislivelli e della lunghezza variabile dai dieci ai trenta chilometri; prove d’ardimento in cui il candidato dovrà superare percorsi di guerra, ostacoli aerei e ponti di corda in modo da poterne valutare coordinazione motoria, velocità e coraggio; prove di acquaticità in cui si valuteranno le capacità anfibie del candidato, la capacità di nuoto di superficie e di voga; si aggiungono inoltre prove fisiche, addestramento al combattimento, addestramento tattico, completamento di percorsi sotterranei per valutare le capacità di autocontrollo del candidato ambienti claustrofobici. A queste prove si alternano inoltre test di cultura generale e tecnico professionale proprio per valutare lucidità, resistenza mentale e capacità operative dell’aspirante che dovrà dimostrare di possedere una volontà d’acciaio continuando la selezione senza cedere alla stanchezza ed allo stress. Molto spesso le esercitazioni si svolgono di notte svegliando improvvisamente gli aspiranti o prolungando la giornata di prove fino a tarda notte senza poi dare la possibilità di riposare adeguatamente.
Ovviamente nessuno conosce esattamente le modalità di svolgimento delle prove, la loro successione ed i tempi massimi i cui dovranno essere portate a termine in quanto gli istruttori variano il Tirocinio Selettivo volta per volta in modo che i nuovi aspiranti non possano conoscere anticipatamente ciò che li aspetta e quindi prepararsi di conseguenza. L’inaspettato fa in modo che il candidato dia il meglio che può in ogni situazione e sia valutato per ciò che effettivamente è capace di dare.
Alla fine del periodo di Tirocinio i candidati che saranno ritenuti non idonei torneranno presso i reparti d’appartenenza mentre coloro che avranno superato con successo la selezione saranno avviati al corso per OBOS, Operatore Basico Operazioni Speciali, che costituisce il primo stadio per divenire Incursore.
Vorrei sapere come fare le selezioni dato che mi trovo all’82° reggimento fanteria torino (Barletta) e qui non si sa nulla mai come fare queste selezioni. Grazie
Ciao Francesco, perdona il ritardo nella risposta,
purtroppo ogni Comando ha le sue vie, devi per forza di cose passare attraverso il tuo. Dovresti trovare qualcuno in fureria, di buona volontà, che si informi direttamente al Reggimento. In altro modo potresti provare a presentare una domanda scritta direttamente al tuo comandante e per conoscenza al Reggimento, ma in genere in fureria sanno come fare.