Il Racketenwerfer, o Puppchen, nasceva da un’idea pratica: le armi dell’artiglieria, anche se utilizzavano la carica cava, non erano un mezzo pratico ed efficace per contrastare l’avanzata dei carri armati, o di qualsiasi altro mezzo pesante, e da questa considerazione i tecnici della Wehrmacht scelsero, come arma alternativa, il razzo.
In effetti, il Racketenwerfer giungeva in un periodo storico importante: da una parte i mezzi corazzati venivano dotati di sistemi di protezione, corazze, sempre più spesse e, dall’altra, era necessario sostituire i fucili controcarri che ormai non erano più pratici.
Per questa ragione l’esercito tedesco preferì modificare la tecnologia realizzando soluzioni di tipo tecnico di estremo interesse, ad esempio possiamo, senza dubbio, ricordare il Panzerfaust: un’arma ideale a corto raggio. Successivamente mutò lo scenario: occorreva disporre di un’arma non più a corto raggio, ma soprattutto era indispensabile utilizzare uno strumento con un alto grado di affidabilità, in effetti a volte il Panzerfaust si inceppava, e, soprattutto, occorreva disporre di un’arma ricaricabile.
L’esercito nazista si concentrò sul Racketenwerfer, un lanciarazzi dal calibro di 88mm in grado di lanciare una carica cava contro qualsiasi mezzo corazzato alleato.
In realtà, i tecnici tedeschi realizzarono una sorta di un piccolo pezzo di artiglieria che divenne noto come Puppchen; in effetti, i soldati tedeschi gli attribuirono questo nomignolo per via della sua apparenza, quasi un giocattolo.
Il Racketenwerfer, o Puppchen, disponeva di uno scudo per proteggere i due soldati addetti al mezzo e di ruote per facilitare la sua trasportabilità che, ai fini pratici, potevano essere anche tolte per abbassare la sagoma. Il caricamento del razzo veniva svolto in retrocarica e, da differenza dei cannoni, il Puppchen non aveva rinculo e disponeva di un innovativo meccanismo di puntamento, anche se rudimentale.
La gittata massima del Racketenwerfer era di 700 metri ma, come controcarro, era efficace a 230 metri. Non solo, il Racketenwerfer disponeva, oltre ad un calibro di 8,8 cm, di una lunghezza di 2,87m con il tubo a 1,6m. L’arma tedesca poteva garantire un brandeggio di 60° e di una elevazione da -18° a +15°, oltre alla capacità di sparare 10 razzi al minuto.
Il Racketenwerfer, allo scopo di facilitarne il trasporto, poteva essere smontato in sette carichi con un peso di 146 Kg, mentre durante il combattimento pesava 100 Kg.
Dopo la cattura, in Tunisia, di alcuni Bazooka, ricordiamo che quest’arma era in grado di garantire una gittata di almeno 600 metri, l’esercito tedesco si rese conto della genialità del progetto e si attivò per realizzare qualcosa di simile, ovvero un lanciatore di razzi con un semplice tubo portatile.