l’India Pattern Musket, il fucile del Granducato di Toscana

di isayblog4 1

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Il Granducato di Toscana armò originariamente il suo esercito con armi inglesi e, di questi, sicuramente l’India Pattern Musket ne è l’esempio più interessante e solo successivamente, ovvero a partire dal 1818, le armi allora utilizzate furono sostituite da armamento francese fabbricate sul territorio italiano presso gli stabilimenti di Brescia.

Il Granducato di Toscana dopo il 1840 incominciò a utilizzare armi basate su tecnologia francese basate su sistema a percussione, come ad esempio i modelli 1842. Dalle registrazioni presso vari archivi storici si può certamente affermare che il Granducato di Toscana utilizzava le armi ad accensione a pietra focaia, ovvero i fucili da fanteria francese (mod. 1777), il fucile da fanteria inglese, o India Pattern Musket, i fucili da fanteria su modello francese ma di fabbricazione bresciana e le pistole da cavalleria di modello francese (anno XIII), sempre di fabbricazione bresciana.Solo successivamente, allo scopo di modernizzare il suo esercito, incominciò a utilizzare sistemi d’armi ad accensione a percussione come il fucile da fanteria francese mod. 1842, il fucile da fanteria «Prelat-Burnard» e il fucile da fanteria «Enfield» mod. 1853. Il fucile britannico, ‘India Pattern’ musket, si diffuse dal 1797 al 1839 e rappresentava la versione più economica del moschetto precedente, il Short Land, a pietra liscia ad avancarica.

Il nome del moschetto derivava dal suo impiego originario; in effetti, il fucile era l’arma di ordinanza dell’esercito coloniale britannico di stanza in India: era necessario, infatti, utilizzare un’arma che poteva assicurare il giusto compromesso tra costo e qualità. La fanteria della Gran Bretagna utilizzò l’India Pattern musket fino alla fine del 1830, mentre la milizia canadese non sostituì queste armi fino alla metà del 1850. Le prime apparizioni dell’arma, o perlomeno di alcuni modelli di riferimento, si possono fare risalire tra il 1710 e il 1720 come Long Land Service con accensione a pietra focaia alla francese.

L’India Pattern musket disponeva di una canna lunga 39 pollici e un calibro da 0,75 con un peso di 545 grains, dove un grain è pari a 1/7000 di libbra nel sistema equivalente SCS o in quello SI a 64,799 mg.

Commenti (1)

  1. Ho fatto ricerche in molti archivi, anche in ASFi ma di questo fucile inglese non ho trovato menzione. Con la restituzione il Granducato acquistò “armi da fazione” di qualsiasi tipo, funzionanti e non, giberne e armi bianche militanti ( bando del 1814 ) poi si rivolse al mercato estero per piccoli lotti o a quello locale per riparazioni e sostituzioni. ( vedi ad es. armaiolo Liverani per il territorio la Sottoprefettura di Rocca San Casciano). Nel dicembre 1847 con un bando furono imposti i 1842 per la civica, baionetta da 16 pollici. Li si prese dal Belgio, via Livorno tramite il console prussiano Fischer. Altri furono prodotti a Pistoia. Dopo la primavera del 1849 furono ammassati alla fortezza da Basso. Con la riforma del 1852 si acquisirono gli emfield….. Ma l’Indian???? Vorrei un riferimento archivistico o bibliografico. Grazie

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