Molte della armi americane sono state spesso mitizzate soprattutto grazie a film in cui l’utilizzo delle stesse ne ha diffuso la conoscenza nell’immaginario collettivo. Una di queste armi è il famoso “Tommy Gun”, altrimenti noto come fucile mitragliatore Thompson M1.
Il fucile Thompson M1 è appunto un’arma automatica e fu progettata dal generale americano John T. Thompson nel 1919 per la Auto Ordnance Corp prendendo come idea di base un arma automatica capace di sparare munizioni calibro 45. Il primo modello Thompson prodotto fu l’M1921(dall’anno di produzione 1921) utilizzato per la prima volta dai corpi di polizia americani nella lotta al crimine organizzato e successivamente, nel 1928, dai Marines in Nicaragua e dalla Guardia Costiera americana negli scontri con i contrabbandieri di alcolici. A renderlo molto famoso, in modo negativo, furono le numerose pellicole cinematografiche che ne esaltavano l’uso sfrenato che ne fecero i gangster nel periodo degli anni ’20, i cosiddetti anni ruggenti, per commettere i crimini più efferati (la strage di San Valentino ad opera degli scagnozzi di Al Capone).
L’US Army acquisto pochi modelli di fucile Thompson modello M1928A1 da assegnare ai reparti di esploratori e agli equipaggi di veicoli corazzati; considerate le scarse risorse industriali della Auto Ordnance Corp, azienda detentrice del brevetto, i nuovi Thompson furono prodotti dalla Colt. Anche il governo britannico ordinò un quantitativo di fucili Thompson ma durante la seconda guerra mondiale molti esemplari di quest’arma non raggiunsero mai l’Inghilterra a poiché i mercantili sui quali venivano trasportati furono affondati dagli U-Boot tedeschi.
Nonostante l’alta affidabilità del Thompson furono evidenziati numerosi difetti tra cui l’eccessivo peso, il costo elevato e la complessità della fabbricazione che lo rendevano poco adatto alla produzione bellica; per queste motivazioni le forze armate statunitensi ne decisero la sostituzione con un arma simile ma di concezione più moderna volgendo lo sguardo in tal senso oltre che a prototipi prodotti da aziende americane anche a modelli prodotti di aziende estere tra i quali anche gli MP 34 ed MP 38/40 tedeschi. Nessuna delle nuove armi sostitute ebbe una produzione, una diffusione ed un utilizzo paragonabile a quelli del Thompson.
Il fucile fu adottato da Cina, Taiwan, Australia, Svezia, Brasile e Messico restando in servizio ancora parecchio ben oltre la fine della seconda guerra mondiale. Il Thompson giunse a partecipare alla guerra di Corea nel 1950 con l’ultima versione M1A1, ma durante il conflitto in Vietnam nel 1965 giunse un degno sostituto: il fucile mitragliatore M16; nello stesso periodo negli Stati Uniti il Thompson fu del tutto ritirato dal servizio attivo. Considerato il grosso quantitativo di armi fornito a Tito nel periodo successivo alla rottura dei rapporti con l’allora Unione Sovietica, allo scoppiare dei conflitti in Jugoslavia le milizie utilizzarono anche i fucili mitragliatori Thompson.
Nella versione originale il Thompson M1928A1 era munito di un freno di bocca-spengifiamma-compensatore Cutts, un alzo graduato e una canna con alette radiali di raffreddamento; nell’ultima versione, al fine di ridurne i costi semplificandolo, fu adottata una canna liscia, l’alzo graduato fu sostituita da una diottra di mira fissa ed il freno di bocca fu eliminato. Tra le altre modifiche al fucile venne eliminata l’impugnatura anteriore a pistola sostituita con una più semplice impugnatura ad astina. Nel 1942 entrò in servizio la nuova versione del Thompson denominata M1 la quale presentava un ulteriore modifica all’otturatore; inoltre la nuova versione dell’arma non poteva utilizzare caricatori a tamburo da 50 colpi come la prima versione ma esclusivamente caricatori a stecca da 20 o 30 colpi.
Al fucile mitragliatore Thompson furono dati parecchi soprannomi, oltre al già citato Tommy Gun (l’arma di Tommy), tra cui ricordiamo “Trench Broom” o “Trench Sweeper” (la scopa della trincea), il “Ragioniere” (dall’utilizzo fatto dai gangster per “pareggiare i conti”), “Chicago’s Piano” (il pianoforte di Chicago) e “Chicago’s Typewriter” (la macchina da scrivere di Chicago).