Crescita importante per quanto concerne le esportazione di armi da parte dell’Italia, in merito ad uno studio che sta facendo chiacchierare molto oggi. Il recente rapporto dell’Istituto di ricerca sulla pace di Stoccolma (SIPRI) rivela cambiamenti significativi nel commercio globale di armi nel periodo 2020-2024.

Gli ultimi numeri in merito alle esportazione di armi
L’Ucraina emerge come il principale importatore mondiale di armi, con l’8,8% delle importazioni globali, riflettendo il suo massiccio riarmo in risposta all’invasione russa. Questo aumento delle importazioni in Europa è stato notevole, con gli stati europei della NATO che hanno registrato un incremento del 105% rispetto al quinquennio precedente.
Gli Stati Uniti hanno consolidato la loro posizione di leader nell’esportazione di armi, aumentando la loro quota di mercato dal 35% al 43%. La Francia ha superato la Russia, diventando il secondo maggiore esportatore, con una quota del 9,6%. La Russia, invece, ha subito un calo significativo, scendendo al 7,8%, a causa delle sanzioni e della necessità di utilizzare le proprie armi nel conflitto in Ucraina.
L’Italia ha compiuto un notevole balzo in avanti, passando dal decimo al sesto posto tra gli esportatori mondiali, con una quota di mercato del 4,8%. Questo risultato evidenzia il ruolo crescente dell’Italia nel commercio globale di armi.
Il rapporto SIPRI evidenzia anche la crescente dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti per le importazioni di armi. La quota statunitense delle importazioni di armi in Europa è aumentata dal 52% al 64%. L’Ucraina, pur essendo un grande importatore di armi statunitensi, risulta meno dipendente rispetto agli stati europei della NATO, con una quota del 45%.
La Cina, d’altra parte, sta diventando sempre più autosufficiente e non rientra più nella top 10 degli importatori. L‘India, il secondo maggiore acquirente dopo l’Ucraina, ha diversificato i suoi fornitori, con una quota significativa delle esportazioni francesi di armi dirette al paese. In sintesi, il rapporto SIPRI mostra un mondo in cui l’Europa si sta riarmando rapidamente, con gli Stati Uniti come principali fornitori, mentre la Russia perde terreno e la Cina diventa più indipendente.
Il Medio Oriente, nonostante un calo generale del 20% nelle importazioni di armi (2020-24), vede quattro dei primi 10 importatori mondiali: Qatar (3°), Arabia Saudita, Egitto e Kuwait. Il Qatar ha aumentato notevolmente le sue importazioni, mentre l’Arabia Saudita le ha ridotte del 41%. Gli Stati Uniti dominano come fornitori (52%), seguiti da Italia (13%), Francia (9,8%) e Germania (7,6%). La Cina, quarto esportatore globale (5,9%), fatica a espandere il suo mercato a causa di restrizioni politiche. Insomma, Italia in prima linea per esportazione di armi, con un dato destinato a far discutere nel corso delle prossime settimane.